31 dicembre 2014

L'ADDIO - Giovanna Nigris




Pronti per l'addio al vecchio anno?
Brindiamo allora a uno scintillante anno nuovo...

AUGURI!



L' ADDIO 

Addio Anno passato,
ormai sei tu come ultimi
granelli di sabbia
raccolti
in fondo a una clessidra.
Quanto hai donato
e portato via,
volteggia libero
nella brezza dell' universo
e si dissolve come
i ricordi che tornano a sera
a raccontarci favole irreali,
un sogno inventato
del tempo che non e' piu'.

Giovanna Nigris

21 dicembre 2014

INVERNO - F. M. Martini


L' autunno è andato via senza neppure salutare e l'inverno è arrivato senza bussare...

INVERNO

Autunno, ancora ti cercai stamane
senza trovarti: te n’eri partito
coi piedi rossi di mosto,
rigato di pioggia sottile,
senza un canto o un grido.
L’ora del giorno t’inseguì per poco
dal campanile del convento dove
le sorelle pregavano per tutte
le stagioni d’Iddio: ma non volgesti
neppure il capo. E dopo,
l’acqua cadde a rovesci, a schianti, a rombi
e fu inverno… 

(F. M. Martini)

LEONID AFREMOV - Pittore impressionista




Se dovessimo sentire nostalgia dei colori autunnali, possiamo sempre ritrovarli in queste splendide opere...

LEONID AFREMOV
 storia di un impressionista contemporaneo


Monet, Manet, Degas, Renoir, Morisot. Tutti conoscono questi importanti artisti che durante l’800 diedero vita ad una delle correnti più famose del panorama artistico mondiale: l’ Impressionismo. Inizialmente malgiudicati e snobbati dalla critica troppo classicista per opere che venivano definite “incompiute”, divennero presto promotori e innovatori, stravolgendo l’idea d’arte del popolo e del mondo.


Oggi, neanche a dirlo, l’Impressionismo è amato ed elogiato come uno degli stili più importanti della storia, basti pensare ai diversi musei parigini che ne accolgono le opere (Louvre, Marmottan, Musèe d’Orsay, Orangerie). Ma quello che in pochi sanno è che in quest’epoca, tra artisti che dipingono virtualmente e opere astratte piuttosto bizzarre, c’è chi continua a preferire questo stile al progresso che indubbiamente li porterebbe a dipingere su una tavoletta grafica piuttosto che con tempere e colori ad olio. E il bielorusso Leonid Afremov è uno di questi nostalgici, ma con un tocco decisamente particolare.


Nato a Vitebsk (stessa città natia del pittore Marc Chagall) nel 1955 da genitori ebrei, Afremov ebbe un’infanzia particolarmente travagliata a causa della sua religione, all’epoca ancora malvista sotto il dominio russo. Studiò nella scuola d’arte di Vitebsk, uscendone come uno dei membri più importanti che l’università avesse mai avuto. 


Lavorò in diversi campi, da designer di loghi a scenografo presso un teatro locale, finché intraprese la strada del free lance, lavorando spesso nella creazione di poster per fattorie e scuole, e a casa cominciò a realizzare i suoi primi lavori nella speranza di poterli vendere. Tuttavia le sue opere non riscontrarono un gran successo, e i suoi dipinti vennero consegnati e perlopiù regalati ad amici e parenti.


Dopo il disastro di Chernobyl, nel 1986, e i continui problemi dovuti all’antisemitismo bielorusso, Leonid Afremov decise di emigrare all’inizio degli anni ’90 con la sua famiglia verso Israele, in seguito alle leggi di Gorbaciov che permettevano l’emigrazione ai cittadini sovietici.


Nonostante nella nuova patria riuscì ad allestire qualche mostra, anche qui il pittore venne disprezzato e ghettizzato: la famiglia si trovò quindi immersa in una situazione economica piuttosto delicata, costringendo il figlio sedicenne di Afremov a vendere i quadri del padre porta a porta. Sorprendentemente quest’azione si rivelò fruttuosa: la vendita porta a porta divenne piuttosto redditizia, tanto che permise ad Afremov di aprire dopo pochi anni una sua galleria d’arte.


Ma l’odio antisemita non gli diede pace, e nonostante i diversi tentativi di farsi conoscere, nel 2002 Afremov si vide costretto a ripartire, stavolta verso gli Stati Uniti, nella speranza di essere riconosciuto per la sua bravura artistica.Sul suolo americano le gallerie d’arte richiesero all’artista solo e soltanto dipinti a tema ebraici o musicali, limitando di molto le idee e la creatività del pittore. 


Nel 2004 la svolta: il figlio di Afremov fu iniziato ad eBay, il famoso sito di compravendita online, dove i quadri del padre andarono a ruba per centinaia e a volte migliaia di dollari. L’artista venne invitato a diversi talk show locali, dove la sua arte venne definita calma e rilassante da diversi psicologi e psichiatri, i quali pubblicarono i suoi quadri presso diverse riviste.


Più tardi aprì un suo sito per la compravendita online delle sue opere, ma che per problemi di salute venne diretto e gestito dai figli. Nel 2010 Afremov decise di trasferirsi in Messico, a Playa del Carmen, dove tuttora risiede con sua moglie ed i suoi figli che continuano a gestire per lui il suo sito. I suoi dipinti sono pregni di colori accesi, e spesso rappresentano paesaggi notturni sotto la pioggia: ma nessuno comunica solitudine o tristezza. 


Sono paesaggi reali, impregnati di luci, persone, danze, musica che sembra trapelare dalle sue opere. Certo, il suo modo di pitturare non è così innovativo (usa prettamente colori ad olio spalmati sulla tela con la spatola), ma è dietro l’idea che si nasconde la vera bellezza.


Un sogno, un’utopia più reale che mai, per un artista che non ha avuto vita facile, ma nonostante ciò si aggrappa fortemente alla vita, mai spenta e sempre colorata di mille luci. Come una persona che vaga, nella notte, con il suo ombrello, circondato dal conforto che dopo la tempesta vale sempre la pena guardare attorno a sé le luci che lo circondano.

(articolo di Martina Marotta)



Leonid Afremov

20 dicembre 2014

INCONTRO D' AUTUNNO - Anton Vanligt



Ancora poco e non sarà più autunno: salutiamolo con una romantica poesia in tema...

INCONTRO D' AUTUNNO

Una musica lieve
come d’incanto guidava i miei passi,
scricchiolìo di foglie
e danza di polvere nel vento…
sapevo che ci saremmo incontrati
in una giornata d’autunno.
Il cielo doveva essere esattamente così:
velato e rispettoso della tua figura fine.
La strada. 
Ho sempre immaginato fosse questa:
costeggiata d’alberi e foglie dai mille colori.
Colore e Musica, Profumo e Suono…
e tu… Poesia.
Questa è la perfezione in cui opera il Destino!

Anton Vanligt

Leonid Afremov - Sotto un ombrello

13 ottobre 2014

LA FINESTRA SUL CIELO INTERIORE - S. Littleword


Apriamo porte, disegniamo finestre... ma sì, facciamo di tutto purché sia una splendida giornata!


LA FINESTRA SUL CIELO INTERIORE

Oggi raccolgo brandelli di cielo,
sorrido al nuovo giorno che si accinge a splendere,
raccolgo le forze come fossero coralli sulla spiaggia,
e ne faccio tesoro per l’intera giornata.
Apri le porte al cambiamento e vivi intensamente,
disegna una finestra tra i pensieri più bui
e farla diventare la tua finestra sul cielo interiore.
Che sia un giorno splendido,
uno di quei giorni dove il sole splende,
dentro e fuori di te.

Stephen Littleword



12 ottobre 2014

REGINA DELLA NOTTE - Ricky Daniel



A tutti  i romantici un dono speciale dalla splendida Regina della notte ...

REGINA DELLA NOTTE

S’inoltra lentamente l’imbrunire della sera,
d’incanto miriadi di luci tremule
ammantano la volta del cielo.
Come un faro nella notte,
adornata d’un regale manto stellato,
perlacea, nell’immenso appar…
l’eterna luna.
La Regina della notte
va donando ad ogni cuore,
un romantico perpetuo e
magico splendore.

Ricky Daniel


CALMA - Michel Quoist


Ascoltaci buon Signore e rendici tanto forti da affrontare con calma ogni situazione...

CALMA

Signore,
fa' che con calma
riempia le mie giornate,
come il mare lentamente
ricopre tutta la spiaggia;
illumina la mia vita
come i raggi del tuo sole
fanno cantare
la superficie delle acque.

Michel Quoist

30 settembre 2014

IL SENSO DELLA VITA - Anthony De Mello



             Un' illuminante risposta al senso della vita...

IL SENSO DELLA VITA

A un famoso guru, che aveva avuto il dono dell’illuminazione, i suoi discepoli chiesero: “Maestro, la tua illuminazione cosa ha provocato in te? Cosa ti ha dato?”.
L’uomo rispose: “Bene, vi racconto quello che essa mi ha dato: quando mangio, mangio; quando guardo, guardo; quando ascolto, ascolto. Questo essa mi ha dato!”.
I suoi discepoli obiettarono: “Ma tutti fanno Così!”.
E il maestro rispose ridendo: “Tutti fanno Così? Allora tutti devono essere illuminati!”.
Un giorno un discepolo chiese al suo maestro: “Qual è per te la cosa più importante nella vita?”
Il maestro rispose: “Qualunque cosa io stia facendo in quel momento”.                  

tratto da " Dove non osano i polli"
Anthony De Mello


SE LA SCUOLA FOSSE UN FILM


 SE LA SCUOLA FOSSE UN FILM

La scuola = Inferno di cristallo

L'interrogazione = Il silenzio degli innocenti

Gli interrogati = Io speriamo che me la cavo 

Il volontario = Rambo

I suggeritori = I signori della truffa

Gli assenti = Prova a prendermi

Il compito = Spionaggio Industriale

La media del 9 = Mission impossible

Il ritardo = Mamma ho perso l'aereo

L'intervallo = Fuga da Alcatraz

L'ultima campanella = Risvegli

L'uscita = Via col vento

La promozione = Alive

La bocciatura = Apocalypse now

La pagella = I 10 comandamenti

Il diploma = The end

Il preside = Nemico pubblico

L'entrata = L’attimo fuggente

L'aula = The cube

La cattedra = Zona minata

Il registro = Arma letale

Il sorriso del prof = Lo squalo

Ultimi banchi = Gli intoccabili

Il primo della classe = L’uomo che sapeva troppo

L'ora di ginnastica = La danza degli elefanti

La prof di religione = L'esorcista

Autogestione = Indipendence day

Occupazione = Una settimana da Dio 

Algebra = Il codice da vinci 

Il bidello = Er monnezza

Il bullo = Il padrino 

Un compito in classe andato bene = La vita è bella 

Un’interrogazione andata bene = Chiedimi se sono felice 

Lite tra capoclasse e prof = Alien vs predator 

Il giorno del compito in classe = Fahrenheit 9/11 

Preside e vicepreside = Attenti a quei 2 

I prof. = I Miserabili 

Le ore di Italiano = Il giorno più lungo 

A casa con la nota: Mezzogiorno di fuoco 

I bocciati: Caduti per la patria 

I promossi: La leggenda degli uomini straordinari 

Alunni all'esame: Fantozzi alla riscossa 

Il ragazzo interrogato: Salvate il soldato Ryan


IL BIGLIETTO SGUALCITO - dal web



IL BIGLIETTO SGUALCITO

Un professore mostra un biglietto da 50€ e chiede ai suoi studenti: ” chi vuole questo biglietto?”.
Tutte le mani si alzano.
Allora comincia a sgualcire il biglietto e poi chiede di nuovo: “Chi lo vuole ancora?”.
 Le mani di tutti si rialzano.
Il professore getta per terra il biglietto sgualcito, lo pesta con i piedi e chiede:” Lo volete sempre?”
 Tutte le mani si rialzano.
Allora il professore dice : ”Avete appena avuto una dimostrazione pratica: importa poco ciò che faccio con questo biglietto, continuate a volerlo perché il suo valore non è cambiato. Vale sempre 50€. 
Molte volte nella vostra vita sarete sgualciti, rigettati dalle persone e dagli avvenimenti e avrete l’impressione di non valere più niente, ma anche nei giorni in cui sentite di valere meno di un centesimo, il vostro valore non sarà cambiato agli occhi delle persone che vi amano davvero."

(dal web)



ALL' UNIVERSITA' ...





LE LEGGI DI MURPHY ALL' UNIVERSITA' :

1) Legge di Seits sulle lauree: per l'ultimo esame che devi dare per laurearti non ci sono appelli fino all'anno prossimo; 


2) Regole di Rominger per gli studenti: 

a) piu' generale e' il titolo di un corso e meno il corso e' interessante; 
b) piu' specifico e' il titolo di un corso e meno il corso e' utile; 


3) Legge di Duggan sulla ricerca filologica: la citazione piu' preziosa e' quella di cui non riesci a trovare la fonte;

Corollario: La fonte di una qualsiasi citazione non attribuita comparira' nella critica piu' feroce al tuo lavoro; 

4) Prima Legge di Whittington sulla comunicazione: quando un accademico parla di cose che non conosce a fondo, sara' capito soltanto da chi conosce il soggetto meglio di lui; 

5) Regole di Rominger per gli insegnanti: 
a) se ci sono piu' persone alle tue lezioni che ai tuoi esami, le tue lezioni sono troppo difficili; 
b) se ci sono piu' persone ai tuoi esami che alle tue lezioni, i tuoi esami sono troppo facili. 

                                                 





Studio del professore universitario.
E' orario di ricevimento degli studenti.

Bussano alla porta ed entra una stupenda bionda, alta, con tacchia alti, minigonna vertiginosa e maglietta aderente.
"In che cosa posso esserle d'aiuto?" chiede il docente.
La ragazza si siede accavallando le gambe e, rivolgendosi al professore con voce suadente, dice: "Ho bisogno di parlarle perche' desidero superare l'esame a tutti i costi. Sono disposta a qualsiasi cosa".
Il professore la guarda malizioso e le chiede: 'Ma lei e' proprio disposta a fare qualsiasi cosa?".
"Si', pur di essere promossa !"
"Ma lei che cosa intende per qualsiasi cosa?".
E la ragazza, avvicinandosi al viso del professore gli sussurra in un orecchio: 'Qualsiasi cosa e' ... qualsiasi cosa!'.
Il professore allora le sussurra di rimando nell'orecchio con medesimo fare suadente: "Stia tranquilla non le sarà necessario fare chissà cosa : le basterà solo studiare, contenta?"



LA FELICITA' - Adriano Scandalitta



Quanta felicità abbiamo visto senza rendercene conto solo perché credevamo che si nascondesse chissà dove, mentre l’abbiamo avuta sempre sotto gli occhi, presente nella semplicità di ogni giorno!



LA FELICITA'
 
Ho visto la felicità
camminare a piedi nudi,
capelli al vento,
tra prato in fiore
e con il verde in tasca
 
Ho visto la felicità
scaldarsi ad un raggio di sole
e nutrirsi con un tozzo di pane
 
Ho visto la felicità
attenta alla buona parola,
desiderosa di esprimere
con il canto la sua gioia
 
Ho visto la felicità
stringere le mani più deboli,
chinarsi premurosa
sulle persona
sulle persone più indifese
 
Allora ho compreso
che la felicità è parca,
è docile, è disponibile;
la felicità è amore.
 
Adriano Scandalitta

25 agosto 2014

VORREI - Tinti Baldini



Buonanotte dall’alto della più luminosa delle stelle! 

VORREI

Vorrei che mi regalassi
un paio di scarpe nuove
tessute di luna quando
è quasi piena e filo
di grano ben maturo
con lacci di segale scura.

Così potrei salire in cima
a quella scala alta là
vicino al leccio
non so dove mi porta
ma sento dal profumo
e dalla sua leggiadra
forma che arriverò
a toccare Sirio
la stella che da bimba
immaginavo fosse
luogo d’incontro
dell’amore.

Aiutami a salire
dolcemente
conducimi nei primi
spessi gradini
e poi lascia la mano
ché da sola debbo
spingermi a forza
spazzando via
dagli occhi nubi
e uccelli neri
e sentirmi libera
in pensiero.

Quando sarò arrivata
ti farò un fischio
e se vuoi puoi
salire anche tu ma
attento che sull’ultimo
gradino solo due scarpe
possono volare.

Tinti Baldini


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