8 marzo 2021

SONO TERESA WILMS MONTT


TERESA WILMS MONTT

"Sono Teresa Wilms Montt :grande nel piccolo, piccola davanti all'infinito."


Considerata una pioniera del femminismo in Cile, Teresa era una scrittrice nata a Viña del Mar, l'otto settembre del 1893, da una famiglia di facoltosi immigrati catalani che nella nuova terra aveva raggiunto alte cariche in vari campi.
Educata da governanti e tutori privati, a diciassette anni, contro la volontà della sua famiglia, sposò Gustavo Balmaceda Valdés, nipote del defunto presidente José Balmaceda Valdés, da molti visto come un dittatore e istigatore della guerra civile cilena di fine Ottocento.
Con il marito visse prima a Santiago, dove frequenterà i migliori ambienti culturali e mondani, poi, tra il 1912 e il 1915, la coppia si trasferisce, per motivi di lavoro del marito che era un dipendente delle Agenzie delle Entrate, a Iquique, città portuale dove Teresa strinse importanti legami con femministe, sindacalisti e persino massoni, associandosi ai nascenti movimenti riformisti.

Teresa e le figlie Elisa e Sylvia Luz


Il matrimonio però iniziò presto a scricchiolare: Gustavo non gradiva che Teresa leggesse tanto e ancor meno che scrivesse e così lei doveva farlo usando pseudonimi; inoltre non approvava le sue prese di posizione anarco-sindacaliste.
Teresa non era felice e cercò comprensione in Vicente Zañartu Balmaceda, un cugino del marito che molto apprezzava la sua personalità e il suo talento e con lui ebbe un assiduo scambio epistolare.
Quando il marito, che da qualche tempo nutriva dei sospetti, scoprì la "relazione", punì Teresa facendola dichiarare pazza e internandola nel Convento de la Preciosa Sangre.
Rinchiusa in convento Teresa, riversò le sue angosce in un diario di memorie ma nulla leniva la depressione, causata anche dal forzato allontanamento dalle figlie Elisa e Sylvia Luz, e il 29 marzo 1916 tenta il suicidio ingerendo una fiala di morfina.

La salvezza per lei giunse grazie all'aiuto del padre, che di nascosto le procurò del denaro, e dell'amico Vicente Huidobro, poeta cileno massimo esponente del movimento letterario "Creacionismo", che nel giugno 1916 la aiutò a fuggire portandola con sé a Buenos Aires.
Nella capitale argentina Teresa s'inserì molto bene, conobbe importanti scrittori come Jorge Borges e lei stessa pubblicò due libri di successo: "Inquietudes sentimentales" e "Los tres cantos".

Vicente García-Huidobro Fernández


Durante la Prima guerra mondiale, dopo che Horacio Ramos Mejía, un suo ammiratore, si uccise in casa della poetessa, Teresa lasciò Buenos Aires e partì per New York  per arruolarsi nella Croce Rossa, ma qui, scambiata per una spia tedesca, fu deportata in Spagna.
In Spagna visse a Madrid, dove divenne la musa del pittore Julio Romero de Torres, che la presentò agli scrittori Gómez de la Serna, Gómez Carrillo e Ramón Valle-Inclán.

Ritratto di Teresa Wilms Montt - Julio Romero de Torres 


A Madrid, con lo pseudonimo di Teresa de la Cruz, pubblicò "En la Quietud del Mármol" e "Anuarí". 
 Riuscì a rivedere le figlie a Parigi nel 1920, dopo cinque anni di separazione, grazie agli sforzi di suo padre.
Teresa però non resse al dolore di un'altra separazione e cadde in una nuova, profonda depressione che la portò a suicidarsi in una camera dell'Hotel Laenaec di Parigi il 24 dicembre 1921, con una massiccia dose di Veronal.
La poetessa "non adatta alle signorine", riposa nel famoso cimitero di Père Lachaise, a Parigi.


SONO TERESA WILMS MONTT


Sono Teresa Wilms Montt

e anche se sono nata cento anni prima di te,

la mia vita non è stata tanto diversa dalla tua.

Anche io ho avuto il privilegio d’essere donna.

E’ difficile essere donne in questo mondo.

Tu lo sai meglio di tutti.

Ho vissuto intensamente ogni respiro e ogni istante della mia vita.

Ho distillato una donna.

Hanno cercato di reprimermi ma non ci sono riusciti con me.

Quando mi hanno voltato le spalle, io ci ho messo la faccia.

Quando mi hanno lasciato sola, ho dato compagnia

Quando hanno voluto uccidermi, ho dato vita.

Quando hanno voluto rinchiudermi, ho cercato la libertà.

Quando mi amavano senza amore, ho dato ancora più amore.

Quando hanno cercato di zittirmi, ho urlato.

Quando mi hanno picchiato, ho risposto.

Sono stata crocefissa, morta e sepolta,

dalla mia famiglia e la società.

Sono nata cento anni prima di te

comunque ti vedo uguale a me.


Sono Teresa Wilms Montt,

e non sono adatta per le signorine.

Teresa Wilms Montt


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