5 aprile 2021

BREVE STORIA DELL' UOVO DI PASQUA

 



BREVE STORIA DELL' UOVO DI PASQUA

L’uovo è sempre stato simbolo della vita in sé fin dal tempo del paganesimo quando, secondo le credenze mitologiche, Cielo e Terra erano due emisferi che creavano un unico uovo a rappresentazione del trionfo della vita, che puntualmente si rinnova in primavera. 
Già gli antichi Persiani, tremila anni fa, usavano scambiarsi uova di gallina per dare il benvenuto alla primavera, con riti per la fecondità e analogamente gli Egizi erano soliti donare all'inizio della primavera uova dipinte come augurio di rinascita, mentre risale alla tradizione orientale l'idea che le origini della Terra vadano fatte risalire a un uovo gigante.


Romani erano soliti dire "Omne vivum ex ovo" (Ogni essere vivente proviene da un uovo) e seppellivano un uovo dipinto di rosso nei loro campi, come rito propiziatorio per il buon esito del raccolto. Ovvio quindi, con l'avvento del Cristianesimo, adottare l’uovo come simbolo pasquale della resurrezione e della vita che continua anche dopo la morte, quindi della Resurrezione di CristoSecondo una leggenda addirittura l’uso di ornare l’uovo di Pasqua con decorazioni variopinte ha origini religiose antichissime legate a Maria Maddalena che, recatasi al sepolcro di Gesù e avendolo trovato vuoto, corse dai discepoli annunciando la straordinaria notizia e Pietro, incredulo, le disse: “ Crederò a quello che dici solo se le uova che porti in quel cestello diverranno rosse”. Miracolosamente le uova si tinsero di rosso intenso. Nella simbologia, quindi, le uova colorate con colori brillanti rappresentano i colori della primavera e della luce del sole, mentre quelle colorate di rosso scuro sono invece simbolo del sangue versato da Cristo.


 

L’usanza di decorare e colorare le uova si diffuse attorno al Medioevo e tra i nobili signori divenne tradizione regalare uova artificiali, create con materiali preziosi come l’argento e loro e intarsiate di pietre preziose.

 Da fonti storiche risulta che lo stesso Edoardo I di Inghilterra, il Plantageneto, commissionò 450 uova rivestite d'oro e decorate da donare come regalo di Pasqua.


L'usanza di inserire un regalo all'interno dell'uovo nacque invece da un'idea dello zar Alessandro III che nel 1883 commissionò, all’orafo Peter Carl Fabergé, un regalo speciale per la zarina MariaFabergé realizzò un preziosissimo uovo - gioiello di platino, smaltato di bianco, contenente un uovo più piccolo d'oro, che conteneva a sua volta altri doni: una gallinella d’oro che conteneva una riproduzione della corona imperiale e un piccolo pendente di rubino. Gli zar ne furono così entusiasti che ordinarono a Fabergé di preparare tutta una serie di uova da donare gli anni a seguire e da allora furono create 57 uova imperiali, ognuna preziosissima e unica, fino al 1917 quando l’ultimo zar, Nicola II Romanov, fu costretto ad abdicare.


Per quanto riguarda il classico, l’uovo di cioccolata le origini sono tuttora incerte: secondo alcuni, il primo a farle realizzare fu Luigi XIV di Borbone, detto il Re Sole, che ai primi del '700 le commissionò al cioccolatiere David Chaillou; secondo altri l’idea proviene invece dalle Americhe, ossia da dove la pianta di xocoatl, il cacao, è originaria.


Certamente fu l’olandese Coenraad van Houte, nel 1825, a concepire l'uovo  di Pasqua vuoto all'interno, riuscendo a separare i grassi dal cacao tramite una particolare pressa idraulica, perfezionando il procedimento, che prese il nome di dutching, per raffinare colore e sapore. Dobbiamo invece a Rodolphe Lindt, nel 1879, il conciaggio, cioè il processo di lavorazione che rende il cioccolato vellutato e morbido, rispetto a quello granuloso prodotto fino ad allora. Le uova di cioccolato in serie furono prodotte per la prima volta da John Cadbury, che inventò anche il primo uovo di cioccolato con la sorpresa dentro e nel 1905 le uova di cioccolato al latte.



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