16 luglio 2021

16 LUGLIO B.V. MARIA DEL MONTE CARMELO




 16 LUGLIO B.V. MARIA DEL MONTE CARMELO


La festa liturgica della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo o anche del Carmine (dal corrispondente spagnolo Virgen del Carmen), fu istituita per commemorare l'apparizione mariana che l'inglese San Simone Stock, all'epoca priore generale dell'ordine carmelitano, ebbe il 16 luglio 1251.
Durante questa visita mistica, la Madonna gli apparve, circondata da angeli e con in braccio il Bambino, per donargli uno scapolare e la rivelazione dei privilegi connessi alla sua devozione: “Prendi, o figlio dilettissimo, questo Scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia Confraternita. Ecco un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza e di pace con voi in sempiterno. Chi morrà vestito di questo abito, non soffrirà il fuoco eterno.
Tra i privilegi infatti è compreso il "privilegio sabatino", che consiste nella promessa della salvezza dall’inferno, per coloro che lo indossano e la sollecita liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte.


Secondo la tradizione, Simone nacque ad Aylesford,nella contea del Kent nel 1165 circa e già a dodici anni lasciò la famiglia per ritirarsi come eremita sotto una quercia: da qui l'appellativo Stock, che in inglese antico significherebbe tronco d'albero.
In seguito, si dedicò alla predicazione, percorrendo a piedi il suo paese e durante un pellegrinaggio in Terra Santa, maturò la decisione di entrare come frate nell'ordine carmelitano, quindi una volta completati gli studi a Roma, venne ordinato sacerdote.
Attorno al 1247, nella quindi già tarda età di 82 anni, fu scelto come sesto priore generale dell'Ordine carmelitano, sorto sul monte Carmelo in Galilea nel XII secolo.
 Simone favorì la diffusione dell'Ordine in Inghilterra e nell'Europa continentale: al suo generalato risalgono, tra l'altro, la fondazione delle case carmelitane a Cambridge nel 1248, a Oxford nel 1253, a Parigi e Bologna nel 1260.

Morì il 16 maggio 1265, durante una visita al convento carmelitano di Bordeaux.




Agli inizi lo scapolare del Carmelo,detto anche "abitino", era un indumento senza maniche e aperto sui lati che nel Medioevo veniva utilizzato da monaci e frati per ricoprire l’abito sul petto e sulla schiena, in modo da non sporcarlo durante le ore di lavoro.
 Col tempo, lo scapolare si è ridimensionato e oggi consiste in due piccoli pezzi rettangolari di saio, sui quali di norma ci sono l’immagine della Vergine e quella di Gesù che mostra il proprio cuore, uniti da stringhe e portati sul petto e sulla schiena.
Per concessione di papa Pio X, è possibile sostituire lo scapolare di stoffa con una medaglia benedetta che abbia da un lato l’immagine del Sacro Cuore e dall’altro quella della Madonna.
Il significato simbolico dello scapolare è quello di portare la croce di ogni giorno, come i discepoli e i seguaci di Gesù e la sua consacrazione alla Madonna si traduce anzitutto nello sforzo di imitarla, almeno negli intenti, facendo ogni cosa come Lei l’avrebbe compiuta.


Il monte Carmelo (letteralmente "Vigna di Dio" o anche giardino) è una piccola catena montuosa che si trova nell'Alta Galilea, una regione dello Stato di Israele
Il Monte Carmelo, già dal sec. IX a.C. era luogo di culto e meta di anacoreti sia della religione politeistica dei Fenici (chiamati Filistei nella Sacra Bibbia) che della religione monoteistica dei Giudei.
Secondo quanto si racconta nel Primo Libro dei Re dell’Antico Testamento, il Monte Carmelo era anche il luogo di residenza del profeta Elia.
Ultimo fedele al Dio di Abramo, Elia sfidò e vinse i profeti del dio Baal (una delle principali divinità della mitologia fenicia) sul monte Carmelo: qui, dopo che essi furono svenuti, dimostrò la potenza di Dio accendendo, con la sola forza della preghiera, una pira di legna verde e bagnata; dopodiché, presso il torrente Kison, scannò tutti i 450 sacerdoti di Baal (Re 18,17-40).
Si può affermare che il culto mariano affonda le sue radici addirittura nei secoli precedenti la nascita della stessa Maria; infatti Elia, sempre sul monte Carmelo, ebbe la visione della venuta della Vergine, che si alzava come una piccola nube dalla terra verso il monte, portando una provvidenziale pioggia e salvando così Israele da una devastante siccità.


Fu grazie a questa visione che dopo la morte di Gesù, alcuni cristiani aspiranti alla perfezione, sulle rovine di un antico monastero greco, posizionato a un’altezza di circa 50 metri da cui si gode un ampio e vario panorama, il Santuario di Nostra Signora del Carmelo, probabilmente il primo destinato a glorificare la Vergine di Nazareth.
Qui, in seguito, si stabilirono delle comunità monastiche cristiane e i crociati, nell’XI secolo vi trovarono questi gruppi di religiosi, probabilmente di rito maronita, che si definivano eredi dei discepoli del profeta Elia e seguivano la regola di san Basilio
Dalla Palestina molti eremiti devoti alla Vergine si spostarono prima in Egitto ed in tutto l’Oriente e verso il 1150 finalmente si organizzarono a vita comune e nacquero i monasteri carmelitani che, col ritorno dei Crociati in patria, si moltiplicarono anche in occidente, soprattutto in Sicilia ed in Inghilterra.
Una volta ai piedi del monte Carmelo si trovava la città di Haifa, ora con lo sviluppo demografico successivo alla nascita di Israele, il monte Carmelo è diventato uno dei quartieri della città, in cui si trova anche la famosa università.


A San Simone Stock è attribuita la composizione del Flos Carmeli, un inno carmelitano dedicato alla Vergine.

FIORE DEL CARMELO

Fior del Carmelo, vite fiorita, splendore del cielo, tu solamente sei vergine e madre.

Madre mite, pura nel cuore, ai figli tuoi sii propizia, stella del mare.

Ceppo di Jesse, che produce il fiore, a noi concedi di rimanere con te per sempre.

Giglio cresciuto tra alte spine, conserva pure le menti fragili e dona aiuto.

Forte armatura dei combattenti, la guerra infuria, poni a difesa lo scapolare.

Nell’incertezza dacci consiglio, nella sventura, dal cielo impetra consolazione.

Madre e Signora del tuo Carmelo, di quella gioia che ti rapisce sazia i cuori.

O chiave e porta del Paradiso, fa’ che giungiamo dove di gloria sei coronata. Amen.



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