Nato a Cattolica il 20 gennaio 1987, inizia a correre a 7 anni con le minimoto e nel 2008 si consacra campione del mondo della classe 250 ,vivendo praticamente in simbiosi con la sua moto,tra gioie e dolori fino a quando il 23 ottobre 2011 un terribile quanto assurdo incidente nel circuito di Sepang in Malesia, lo strappa anzitempo alla vita.
Il 27 Ottobre nella Coriano dove è cresciuto viene dato l'ultimo commosso abbraccio al SuperSic che la morte ha reso ora immortale nei nostri cuori.
Innumerevoli le persone, visibilmente addolorate nel profondo, che hanno manifestato tra lacrime e sorrisi l’affetto per quel ragazzo dagli indomiti e inconfondibili riccioli che conquistava con la sua simpatia, semplicità e tenerezza, anche chi, come me, lo conosceva solo attraverso i mass-media.
Strazianti più di mille lacrime il dolore composto e i sorrisi mesti e coraggiosi della famiglia e della fidanzata, che già conta gli anni che le mancano per ricongiungersi a lui.
Accettare la morte è sempre dura, ma quando arriva in così giovane età, è addirittura inaccettabile, anche per chi crede che la morte non sia per niente la fine di tutto, ma anzi l'inizio della vita eterna dove cordoglio non ci sarà più…a questa speranza si aggrappa chi resta per non crollare!
Non vedremo più il nostro campione volare in pista in sella alla sua moto, ma è facile immaginarlo volare in cielo…
Ciao Marco, salutaci gli angeli!
SILENZIO E PACE
Silenzio e pace.
Fu portato al paese della vita.
Perché fare domande?
La sua dimora, d’ora in poi, è il Riposo,
e il suo vestito, la Luce. Per sempre.
Silenzio e pace. Che cosa sappiamo noi?
Dio mio, Signore della storia
e padrone dell’ieri e dell’oggi,
nelle tue mani stanno le chiavi
della vita e della morte. Senza nulla domandarci,
lo portasti con te alla santa dimora,
e noi chiudiamo i nostri occhi,
abbassiamo la fronte e ti diciamo
semplicemente: Amen. Così sia!
Il combattimento è finito.
Ormai per lui non ci saranno più lacrime,
né pianti, né sussulti.
Il sole brillerà per sempre sulla sua fronte,
e una pace intangibile assicurerà
definitivamente le sue frontiere.
Signore della vita e padrone dei nostri destini,
nelle tue mani silenziosamente
mettiamo questo essere intimamente amato
che ci ha lasciato.
Mentre quaggiù affidiamo alla terra il suo corpo,
la sua anima immortale dorma per sempre nella tua pace,
nel tuo seno insondabile e amoroso,
o Padre della misericordia.
Ignazio Larrañaga
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