17 gennaio 2012

BORIS LEONIDOVIC PASTERNAK - Autore del "Dottor Zivago"




BORIS LEONIDOVIC PASTERNAK 
Autore del "Dottor Zivago"

Il 10 febbraio 1910 nasceva a Mosca Boris Leonidovic Pasternak, scrittore sovietico e grande poeta ,da una famiglia di intellettuali di origine ebrea.
 Il padre Leonid era pittore di fama e amico di Tolstoj, la madre Rozalija Kaufman concertista.
 Boris studiò inizialmente composizione al conservatori (sognava di diventare pianista e compositore) , poi però si iscrisse alla Facoltà di filosofia  all'Università di Marburgo  e in seguito ,dopo i viaggi in Svizzera ed in Italia, maturò la decisione di dedicarsi alla poesia.
Durante gli anni dello stalinismo, Pasternak aderisce alla rivoluzione russa, cercando di essere sempre leale con il regime pur senza nascondere le atrocità commesse e mostrando un coraggio eccezionale negli anni delle purghe staliniste, mentre molti suoi amici subivano il carcere o il suicidio.
Prende posizione contro le terribili condizioni dei contadini collettivizzati, intercede per salvare il poeta Osip Mandel'stam ,che aveva scritto un'ode contro Stalin e mantiene contatti con esuli e internati.


Boris Pasternak in un dipinto del 1910 del padre Leonid

Pasternak è universalmente noto sopratutto per il  suo unico romanzo "ll  dottor Živago" , scritto  dopo la seconda guerra mondiale. 
Il romanzo venne rifiutato dall'Unione degli Scrittori (che  ai tempi del regime comunista non poteva pemettere la pubblicazione di un libro che raccontava i lati più oscuri della Rivoluzione d'ottobre) e fu causa per l'autore di persecuzioni da parte del regime e dei servizi segreti .
Ad ogni modo il manoscritto riuscì a superare i confini sovietici e il libro, nel 1957 , venne pubblicato per la prima volta in Italia e nel giro di pochissimo tempo tradotto in 29 lingue e venduto in milioni di copie, diventando  il simbolo della testimonianza della realtà sovietica .



POESIA D'AMORE

Nessuno sarà a casa
solo la sera. Il solo
giorno invernale nel vano trasparente
delle tende scostate.
Di palle di neve solo, umide, bianche
la rapida sfavillante traccia.
Soltanto tetti e neve e tranne
i tetti e la neve, nessuno.
E di nuovo ricamerà la brina,
e di nuovo mi prenderanno
la tristezza di un anno trascorso
e gli affanni di un altro inverno,
e di nuovo mi tormenteranno
per una colpa non ancora pagata,
e la finestra lungo la crociera
una fame di legno serrerà.
Ma per la tenda d'un tratto
scorrerà il brivido di un'irruzione .
Il silenzio coi passi misurando
tu entrerai, come il futuro.
Apparirai presso la porta,
vestita senza fronzoli, di qualcosa di bianco,
di qualcosa proprio di quei tessuti
di cui ricamano i fiocchi.
 


Boris Leonidovic Pasternak



Nel 1958, Il dottor Živago frutterà a Pasternak l'assegnazione del Premio Nobel per la letteratura ,ma  in seguito a pressanti minacce e avvertimenti da parte del KGB circa la sua definitiva espulsione dalla Russia e la confisca delle sue già limitatissime proprietà, lo scrittore con rammarico comunica all'organizzazione del prestigioso premio la sua rinuncia per motivi di ostilità del suo Paese.
Pasternak rifiuta così la fama e il riconoscimento che avrebbe trovato all'estero per non vedersi negata la possibilità di rientrare in Patria : «l'abbandono della Russia sarebbe la mia morte», scrisse nel novembre 1958 sulla «Pravda».
Nonostante ciò, fu rigidamente sorvegliato dal regime e morì due anni dopo,il 30 Maggio 1960 , a Peredelkino (Mosca) ,in condizioni di isolamento e povertà.
 Il romanzo fu pubblicato legalmente in Russia solo nel 1988, nel periodo di riforma dell'Unione Sovietica promosso da Michail Gorbaciov e sarà nel 1989 che il figlio dell'autore Evgenij si recherà in Svezia per ritirare il premio spettante al padre 31 anni prima.




Il romanzo diventa un pluripremiato film diretto da David Lean, infatti nel 1966 gli assegnano ben  5 Premi Oscar :  
-miglior sceneggiatura non originale
-miglior fotografia
-miglior scenografia
-miglior costumi
-miglior colonna sonora del francese Maurice Jarre

Film fra l'altro scelto tra i 100 più bei film americani dall’ American Film Institute
Il dottor Zivago è anche   il film preferito di mia madre : non avete idea delle volte che me lo ha fatto vedere!
Ero troppo giovane per apprezzarlo in pieno, solo il "Tema di Lara" riascoltavo sempre volentieri...



CONVEGNO

La neve ricoprirà le strade
colmerà i pioventi dei tetti,
andrò a sgranchirmi le gambe:
tu stai oltre la porta.

Sola, col paltò autunnale,
senza cappello né galosce,
lotti con l’emozione
e l’umida neve inghiotti.

Alberi e steccati
svaniscono lontano nel buio.
Sola nel turbinio
all’angolo stai tu.

Dal fazzoletto del capo scorre l’acqua
dietro le maniche nel risvolto,
e come gocce di rugiada
tra i capelli brillano.

E da una ciocca bionda
sono rischiarati: il volto,
il fazzoletto e la figura
e quel paltoncino.

La neve sulle ciglia è bagnata,
nei tuoi occhi l’angoscia
e il tuo aspetto risulta
di un sol pezzo.

Quasi che come ferro
bagnato in antimonio,
ti avessero portato a taglio
per il mio cuore.

In esso s’è in eterno fissata
la dolcezza di questi tratti,
per cui non ha importanza
che il mondo sia spietato.

E perciò si biforca
tutta questa notte nella neve
e tracciare un confine
tra di noi non posso.
Ma noi chi siamo e da dove
se di tutti quegli anni
sono rimaste chiacchiere

e noi siamo scomparsi?

Boris Leonidovic Pasternak




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