La leggerezza d’una farfalla,
colorita e bella
che ad ogni battito d’ali sparisce nel sereno
tra le nuvole sospinte dal vento
dietro monti sconosciuti…
è questo ch’io sento mentre danzo,
m’abbandono al volteggiar degli arti
in una stanza vuota
immaginando intorno la natura d’un paesaggio
e mi muovo sfruttando lo spazio
al ritmo della musica;
intermittenza dei battiti del cuore.
Gli occhi persuasi a chiudersi
volano in un mondo di fantasia,
dove a saltar in alto tocchi le stelle,
a roteare sprigioni forza tal da uragano,
ad aprir le braccia
indietreggiando con la schiena
abbracci la tua passione.
Questo non è semplice “danzare”,
ma lasciarsi andare,
sognare,
scaricarsi della realtà confusa,
rannicchiarsi con poche mosse
nell’ideale di felicità.
Se quella che io provo prillando
è vera dedizione
non importano regole,
rigidi schemi o posizioni,
basta volontà e un pizzico d’ingenuità,
sapersi adattare alle note
e fantasticare
slanciandosi verso il più ambito dei desideri…
E se per vivere la vita
considerandola immortale come dea,
splendida come una sorgente montana,
bastasse accennare passi,
vorrei danzare sempre,
sulle ali dello spirito soave
che in me
si rifugia
bramando movimento.

Valentina Tardioli