19 maggio 2019

LETTERA AD UN FIGLIO - Bruno Ferrero


Buongiorno con una lettera che potrebbe avere come destinatario la maggior parte di noi...
Noi che ci lasciamo completamente assorbire da problemi e beghe quotidiane, perdendo di vista cose ben più importanti.
Bisogna proprio ricalcolare le nostre priorità e trovare necessariamente il tempo per esprimere il nostro amore e la nostra gratitudine al mittente di questa missiva... 

LETTERA AD UN FIGLIO

Figlio mio,
quando ti sei svegliato questa mattina ti ho osservato
e ho sperato che tu mi rivolgessi la parola
anche solo poche parole, chiedendo la mia opinione
o ringraziandomi per qualcosa di buono che era accaduto ieri.
Però ho notato che eri molto occupato a cercare il vestito giusto da metterti per andare a lavorare.
Ho continuato ad aspettare ancora mentre correvi per la casa
per vestirti e sistemarti e io sapevo che avresti avuto del tempo anche solo per fermarti qualche minuto e dirmi “Ciao”.
Però eri troppo occupato.
Per questo ho acceso il cielo per te, l’ho riempito di colori
e di dolci canti di uccelli per vedere se così mi ascoltavi
però nemmeno di questo ti sei reso conto.
Ti ho osservato mentre ti dirigevi al lavoro e ti ho aspettato
pazientemente tutto il giorno.
Con tutte le cose che avevi da fare,
suppongo che tu sia stato troppo occupato per dirmi qualcosa.
Al tuo rientro ho visto la tua stanchezza
e ho pensato di farti bagnare un po’ perché l’acqua si portasse via il tuo stress.
Pensavo di farti un piacere perché così tu avresti pensato a me
ma ti sei infuriato e hai offeso il mio nome,
io desideravo tanto che tu mi parlassi, c’era ancora tanto tempo.
Dopo hai acceso il televisore, io ho aspettato pazientemente,
mentre guardavi la tv, hai cenato, però ti sei dimenticato
nuovamente di parlare con me, non mi hai rivolto la parola.
Ho notato che eri stanco e ho compreso il tuo desiderio di silenzio
e così ho oscurato lo splendore del cielo, ho acceso una candela,
in verità era bellissimo, ma tu non eri interessato a vederlo.
Al momento di dormire credo che fossi distrutto.
Dopo aver dato la buonanotte alla famiglia
sei caduto sul letto e quasi immediatamente ti sei addormentato.
Ho accompagnato il tuo sogno con una musica,
i miei animali notturni si sono illuminati,
ma non importa, perché forse nemmeno ti rendi conto
che io sono sempre lì per te.
Ho più pazienza di quanto immagini.
Mi piacerebbe pure insegnarti ad avere pazienza con gli altri,
Ti amo tanto che aspetto tutti i giorni una preghiera,
il paesaggio che faccio è solo per te.
Bene, ti stai svegliando di nuovo e ancora una volta
io sono qui e aspetto senza niente altro che il mio amore per te,
sperando che oggi tu possa dedicarmi un po’ di tempo.
Buona giornata figliolo!
Tuo Padre...Dio.

Bruno Ferrero
(Piccole storie per riflettere)


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