IL MAESTRO E IL SAMURAI
Un guerriero dell’antico Giappone, un possente samurai, decise di approfondire la propria formazione spirituale.
Si recò dal maestro zen Hakuin, un celebre monaco buddista che viveva da eremita sulle montagne.
Quando l’ebbe trovato gli chiese: “Esistono un inferno e un paradiso? Se esistono qual è la porta per accedervi?”
Il vecchio monaco alzò lentamente lo sguardo verso il samurai esaminandolo da capo a piedi e gli chiese: “Chi sei tu?”
Il guerriero rispose: “Sono un samurai, un guerriero coraggioso, pronto a dare la vita per la causa per cui combatte. Sono un grande guerriero. Perfino l’imperatore mi rispetta”, continuò il samurai.
Ma Hakuin rise e rispose: “Tu, un samurai? Ma guardati: hai la barba lunga e puzzi, sembri un mendicante! Devi essere molto stupido se pensi che io possa insegnare qualcosa ad uno come te.”
Sentendo quelle parole, il samurai si infuriò e divenne rosso dalla collera, sguainò la spada per tagliere la testa al monaco insolente.
Il maestro Hakuin rimase tranquillo a guardarlo e con pacatezza disse: “Vedi? Quello che stai vivendo in questo momento è l’inferno! Con questa spada, con questa collera, con questo ego, si apre quella porta.”
Il samurai, imbarazzato, ripose la spada nel fodero. Comprese che il maestro aveva appena rischiato la vita per insegnargli qualcosa. Allora gli occhi si riempirono di lacrime e s’inchinò scusandosi.
Il maestro lo guardò sorridendo: “Vedi? È così che si apre la porta del paradiso!”
Ruedigers Schache
(Da “Il segreto di Dio”)
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