- LA PASSIFLORA -
IL FIORE DELLA PASSIONE DI CRISTO
La Passiflora è magnifico fiore selvatico
tropicale (di cui esistono diverse specie) che con la sua forma bizzarra sembra
simboleggiare la Passione di Cristo: questo almeno fu l'impressione che fece ai
primi missionari Gesuiti spagnoli che lo scoprirono nell'America Latina nel
1648.
Osservando il
fiore ci sono i filamenti disposti a raggiera che sembrano la corona di spine,
i tre stigmi sembrano proprio tre chiodi, mentre lo stame ricorda la spugna
imbevuta di aceto, mentre i cinque stami rappresentano le cinque piaghe (due
alle mani, due ai piedi e una al costato).
I cinque petali e
i cinque sepali simboleggiano i dieci apostoli rimasti fedeli a Gesù Cristo,
mancano il traditore Giuda e Pietro che lo rinnegò.
L'androginoforo
richiama la colonna della flagellazione e i viticci infine rappresentano i
flagelli.
Il nome"'Passiflora" pare sia stato scelto da Leonard Plukenet nel 1696 e il naturalista svedese
Linneo nel 1753, adottandone il termine nel suo Species Plantarum, confermava
che questo particolare nome deriva dalle parole latine Flos Passionis, con
riferimento alla passione di Gesù Cristo.
LA PASSIFLORA
Cresce la passiflora ed inghirlanda
giocondamente la porta felice,
che, con l'occhio sereno d'un sorriso,
diventa alla regale Abitatrice
cancello di Paradiso.
Cresce la passiflora, ma alla fronte
della Madonna sono spine di fiori.
Appena Ella le scorge, dai suoi occhi,
già così vaghi d'arcani splendori,
par che il pianto trabocchi.
Cresce la passiflora, e alla finestra
Maria vede spuntar, ne l'aer fosco,
contro Gesù flagelli e rovi e croci,
mentre assassino dal cuore di tosco
urlan con aspre voci.
Cresce la passiflora, e della Madre
all'occhio stanco e al cuor rimasto solo,
di ragno una gran tela - oh, triste orrore ! -
ricopre d'un funereo lenzuolo
la casa del dolore.
Don Giacinto Verdaguer
Nei giorni lontani, quando il mondo era tutto nuovo, la primavera fece balzare dalle tenebre verso la luce tutte le piante della Terra, e tutte fiorirono come per incanto.
Solo una pianta non udì il richiamo della primavera, e quando finalmente riuscì a rompere la dura zolla la primavera era già lontana...
- Fà che anch'io fiorisca, o Signore! - Pregò la piantina.
- Tu pure fiorirai - rispose il Signore.
- Quando? - chiese con ansia la piccola pianta senza nome.
- Un giorno... - e l'occhio di Dio si velò di tristezza.
Era ormai passato molto tempo, la primavera anche quell'anno era venuta e al suo tocco le piante del Golgota avevano aperto i loro fiori. Tutte le piante, fuorché la piantina senza nome.
Il vento portò l'eco di urla sguaiate, di gemiti, di pianti: un uomo avanzava fra la folla urlante, curvo sotto la croce, aveva il volto sfigurato dal dolore e dal sangue...
Il vento portò l'eco di urla sguaiate, di gemiti, di pianti: un uomo avanzava fra la folla urlante, curvo sotto la croce, aveva il volto sfigurato dal dolore e dal sangue...
- Vorrei piangere anch'io come piangono gli uomini - pensò la piantina con un fremito...
Gesù in quel momento le passava accanto, e una lacrima mista a sangue cadde sulla piantina pietosa. Subito sbocciò un fiore bizzarro, che portava nella corolla gli strumenti della passione: una corona, un martello, dei chiodi... era la passiflora, il fiore della passione.
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